Bambini, a tavola! "Il gusto di mangiare insieme" in un Manuale Slow per tutta la famiglia

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Come si formano le buone abitudini a tavola? Come si può trasformare il mangiare insieme in una bella – e buona – avventura?

Ce lo racconta Carla Barzanò, dietista, nonna e autrice di un interessante manuale di Slow Food Editore. “Il libro si rivolge alle famiglie e, in generale, a chi si occupa dei bambini. Si articola in dieci capitoli, le dieci tappe ideali di un percorso virtuoso in tema cibo e bambini. Si inizia proprio con noi adulti che siamo alle radici del gusto: le basi giuste per un corretto rapporto con il cibo dei nostri figli siamo noi a porle e dobbiamo farlo cominciando con l’osservarci.

Qual è il nostro rapporto con il cibo? Nei primi anni i bambini ci osservano, ci rispecchiano e formano le loro abitudini.

Dobbiamo evitare un atteggiamento contraddittorio. Ma bisogna partire presto. Anche in gravidanza la dieta della madre ha un’influenza sullo sviluppo del rapporto del figlio con il cibo: il bambino è seduto a tavola con i genitori già nel pancione! Per un piccolo i principi nutritivi sono astratti e non è bene precocizzare le ansie nei confronti del cibo: meglio partire dal piacere di sedersi insieme intorno a un tavolo e gustare piatti belli e invoglianti. Bisogna tutelare i sensi del bambino, non attutirne la sensibilità, evitando gli eccessi di sale o zucchero. È importante moderare gli stimoli per non coprire l’originalità del gusto”.

Una sana dispensa parte da una spesa fatta bene: “Anche questo è un momento che si può condividere, andare insieme al mercato e scegliere insieme. Il lavoro di squadra procede in cucina: già dai 3 anni possono iniziare a preparare piatti e nel manuale diamo consigli su come farsi aiutare.

Mangiare slow. Un aspetto che molti genitori tralasciano è quello del galateo, ma è bello riscoprirlo con i bambini

Nel libro ho fatto riferimento al Manuale del Gentiluomo, una pubblicazione del 1950! Alcune regole sono oggi superate, ma molte ancora valide: star dritti con la schiena, impugnare bene le posate, fare attenzione agli altri.

Ma, galateo a parte, per me è molto importante che il cibo sia gioia, non imposizione. Suggerisco di trasformare la tavola in festa: almeno un giorno a settimana fare un pranzo speciale, che dia il senso del piacere della convivialità e stimoli la cooperazione. Il cibo è anche natura e ambiente, dalla cura delle erbe aromatiche sul balcone all’uso di foglie per decorare i piatti. Il manuale non ha pretesa di esaustività, ma è fatto di suggestioni e stimoli per riflettere e inserire piccoli cambiamenti gioiosi nelle scelte alimentari quotidiane. Perché il cibo è una delle basi della vita, è importante che sia non solo fonte di salute, ma anche di comunicazione, piacere, gioia e rispetto dell’ambiente!”.

 

 

 

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