Un duo di designer Giapponesi, Yusuke Imai e Ayami Moteki, ha voluto sfatare i pregiudizi legati ai colori, ai nomi che li categorizzano e non li fanno apparire per quello che sono: la mescola dei tre colori primari Ciano, Magenta e Giallo. Imai & Moteki, vincitori di premi ambiti nel modo del innovative product design a livello internazionale, come il gran prix dell'agenzia nipponica kokuyo.com, hanno sbalordito con la loro semplicissima creazione rivolta ai più piccoli: Nameless Paint Set. Togliamo i nomi ai colori! Ed ecco questo set di tubetti di tempera che non hanno il nome sulla etichetta. Al loro posto sulla confezione sono riportati i colori primari dalla cui mescola sono stati ricavati. Certo, per molti, potrebbe sembrare la scoperta dell'acqua calda, ma la loro è stata una trovata geniale.
Possono essere i colori uno strumento educativo per i nostri figli? La risposta del duo giapponese è stata più che positiva.
Nella vita di tutti i giorni, per descrivere ad un nostro ipotetico interlocutore di che colore sia la nuova t-shirt che abbiamo acquistato, per esempio, utilizziamo un nome di uso comune e popolare: "ho comprato una stupenda maglietta color rosso ciliegia". Ma questo termine non descrive con precisione il colore di cui parliamo... Di che qualità è questa ciliegia? Qual è il suo grado di maturazione? Ma tutte le ciliegie allo stesso grado di maturazione e della medesima specie sono della stessa tonalità? Ne siamo certi?
Quella di associare un nome ad un colore è semplicemente una convenzione. Riusciamo a farci capire meglio grazie alla memoria visiva di chi ci ascolta o legge: siamo certi che in vita sua abbia visto e mangiato almeno una ciliegia e si ricorderà del tono di rosso.
Da designer so benissimo che i colori non si possono ingabbiare in un nome, a meno che ci sia una marca alle spalle che commercializza il colore in forma di pigmento riposto in un tubetto di tempere, un secchio di vernice, un colore spray, un foglio di carta colorato o un tessuto. I colori si descrivono attraverso differenti 'spazi colore' che utilizzano differenti formule matematiche per far capire, per esempio, di quale tono di rosso sia la nostra maglietta nuova. Percentuali matematiche, sintesi additive, sottrattive, opponenti, colori in scala esadecimale... immagino che non sarebbe facile parlare in questi termini. Sicuramente è più complicato che mangiare una ciliegia. Senza entrare nel dettaglio dei vari standard e codifiche, è molto educativo imparare fin da piccoli che i colori nascono dalla mescola di altri colori primari. Un messaggio sociale positivo che è bene proporre da subito ai nostri bambini.
Il duo giapponese Yusuke Imai e Ayami Moteki inventa Nameless Paint set, colori senza nome! I bambini e non solo loro potranno imparare divertendosi la teoria dei colori.
La confezione di Nameless Paint la potete acquistare da questo sito, ma potete anche scatenare la vostra creatività e replicarla in stile DIY. Comprate i pigmenti base: Ciano, Magenta, e Giallo. Potete trovarli anche in cartoleria (ci sono tempere pronte e atossiche come quelle della Giotto), piuttosto che acquistare il set di colori per bambini da Ikea
Poi trovate dei piccoli contenitori bianchi in cui versare il colore che avete creato. Su una label bianca adesiva, riportate i colori primari che avete utilizzato con una pennellata e attaccatela sulla boccetta. Giocate con il vostro bambino facendogli indovinare il colore che contiene la boccetta! Magari all'inizio potete proporgli tre cartoncini colorati tra cui indovinare.
Se avete bisogno di aiuto riguardo la teoria dei colori per cimentarvi nel gioco, guardate questo video!
Ecco la lista colori di Nameless Paint Set:
- magenta (colore primario)
- giallo (colore primario)
- ciano (colore primario)
- magenta + ciano (mescola / 1: 1)
- giallo + magenta (mescola / 1: 1)
- ciano + giallo (mescola / 1: 1)
- magenta + ciano (mescola / 1: 4)
- giallo + magenta (mescola / 4: 1)
- ciano + giallo (mescola / 1: 4)
- magenta + giallo+ ciano (mescola / 1: 1:1)
