Educazione al rischio Giochi per bambini

Mamme ansiose, rilassatevi! Educare i bambini al rischio li fa crescere più resposabili

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 Se il nostro piccolo ama la vita spericolata? Contiamo fino a dieci, lasciamolo fare e, con lungimiranza, pensiamo che in questo modo faremo il suo bene.

Chi di noi non ricorda dell'aria tra i capelli che ci vedeva sfrecciare trionfanti con le nostre bici, delle piccole e grandi avventure con i nostri amichetti, delle arrampicate e dei grandi salti. Sembra che tutto il nostro bagaglio di adrenalina tentenni quando siamo di fronte al nostro pargolo che potrebbe farsi male. Ma, care mamme, niente di più sbagliato di un divieto, perché potreste inibirlo oltremodo o, al contrario, creare in lui un'attrazione ancora maggiore circa il fascino del proibito!

La capacità del bambino di autovalutazione di sé e dei propri limiti passa proprio per l'esperienza del pericolo. Sta alla mamma offrire al piccolo gli strumenti per una valutazione corretta del rischio, in maniera tale che di fronte ad esperienze similari, il bimbo sappia quali pesci prendere, non affidandosi ad altri ingenuamente e senza consapevolezza. Inoltre, per la natura stessa del gioco, preferibilmente non standardizzato, sarebbe più opportuno fare di volta in volta una valutazione dei rischi e dei limiti, laddove ce ne siano di nuovi.

Pericoli per bambini nel gioco
Non soccombere alla paura del pericolo. Vivere il rischio del bambino in maniera positiva.

 Sapersi confrontare ed imparare l'arte di educare i bambini al pericolo.

Per crescere un bambino che domani sarà un adolescente sano, non incline alla vita sedentaria e sicuro di sé, bisogna imparare a non vietare, lasciando a briglie sciolte le proprie - e talvolta anche comprensibili - ansie di mamma. Quindi, ogni volta che ci troviamo in una situazione rischiosa ricordare che è più facile avere nostro figlio come alleato e, per la sua incolumità, trovare un modo creativo per comunicare il pericolo e le sue conseguenze.

Offrirgli gli strumenti per prendere precauzioni: come poggiare i piedini, come muoversi e dove aggrapparsi per evitare di farsi male. Infine osservarlo e non intervenire, dandogli fiducia e positività. Da grande, vi ringrazierà.